Dalla porta aperta si entra nel mondo onirico di Magritte, una penombra e una musica accompagna e conduce ,quadro dopo quadro, in un altrove; il visitatore si trova all’inizio “spiazzato da tanta vastità, ma, pian piano, si abitua a quell ‘esagerazione dei sensi, i quadri ingranditi, in movimento gli mostrano una realtà aumentata in cui ciascuno può immergersi con lentezza e lasciarsi scivolare e trasportare nel percorso onirico dell’artista; i quadri si smaterializzano e...